Avvocato per divisione ereditaria: studio legale a Roma

La divisione ereditaria è l’atto volto a sciogliere la comunione ereditaria che si viene a creare sui beni facenti parte del patrimonio del defunto quando vi sono più eredi. Se siete alla ricerca di un avvocato esperto in materia di scioglimento della comunione ereditaria, rivolgetevi ai professionisti dello studio legale Dosi & Associati di Roma, possiamo offrirvi consulenza e assistenza legale nel percorso sia stragiudiziale che giudiziale connesso alla divisione ereditaria.

Cos’è lo scioglimento della comunione ereditaria

Una delle prime questioni che si pongono alla morte di una persona ha a che fare con la sorte del patrimonio del de cuius. In base al testamento o alla legge, si procede con la ripartizione dei beni patrimoniali posseduti dal defunto quando era in vita. Nel momento in cui viene aperta la successione, può accadere che vi siano più soggetti chiamati a succedere sullo stesso patrimonio, che in tal caso vengono denominati “coeredi” in ambito giuridico. I coeredi si ritrovano così in una situazione per cui ciascuno dispone di una porzione di titolarità sul patrimonio della persona defunta, motivo per il quale si parla di comunione ereditaria.

Tuttavia, ogni coerede può decidere di sciogliere la comunione ereditaria in qualsiasi momento. Questa azione viene attuata mediante il procedimento di divisione ereditaria, a seguito del quale ciascun erede acquista titolarità esclusiva su una parte del patrimonio, di cui diventa il legittimo e unico proprietario. Per tale procedimento, può essere consigliabile affidarsi al supporto di un avvocato esperto in scioglimento della comunione ereditaria per tutelarsi al meglio. 

Scioglimento della comunione ereditaria: le tempistiche

Ogni erede ha il diritto di richiedere lo scioglimento in qualsiasi momento. Tuttavia, è possibile che l’azione si prolunghi a causa di alcuni vincoli stabiliti dal defunto. Ad esempio, egli può stabilire che la divisione debba attuarsi almeno cinque anni dopo la sua morte, oppure non prima del raggiungimento della maggiore età da parte di uno degli eredi, in caso di minori. Ad ogni modo, tali limiti possono essere annullati o modificati dal Tribunale.

I beni oggetto dello scioglimento

I beni oggetto dello scioglimento della comunione ereditaria sono beni mobili, immobili e crediti del defunto.

È bene ricordare che, durante il periodo di comunione ereditaria, un coerede ha la possibilità di godere di un bene in via esclusiva. Nel caso di beni immobili, ad esempio, un coerede può trasferire la propria residenza in una casa in comunione, ma potrebbe dover essere tenuto a corrispondere una somma agli altri coeredi a ristoro della loro impossibilità di beneficiare del bene. Nello stesso scenario, se il coerede che ha usufruito della casa avesse eseguito alcuni lavori di ristrutturazione, al momento della divisione avrebbe diritto a richiedere agli altri coeredi un rimborso pro quota.

I tipi di divisione ereditaria

I tipi di divisione ereditaria sono tre: amichevole, giudiziale o testamentaria. Tutte e tre hanno come presupposto l’esistenza della comunione ereditaria, ossia la contitolarità dei beni del defunto.

La divisione ereditaria amichevole

La divisione ereditaria può risolversi in via amichevole con un accordo bonario tra gli eredi. In questo caso, si può arrivare alla divisione dell’asse ereditario senza ricorrere all’intervento del tribunale. I passaggi che portano alla divisione consensuale del patrimonio fra i coeredi sono:

  • la ricostruzione del patrimonio ereditario, attraverso il reperimento dei documenti relativi ai conti correnti, agli immobili, alle quote societarie, alle polizze assicurative e così via. Oltre a questo, bisogna considerare anche eventuali donazioni a favore dei coeredi effettuate prima del decesso del soggetto interessato, in quanto le donazioni si valutano come anticipi sull’eredità.
  • la determinazione del progetto di divisione, con la quale si stabiliscono le singole porzioni pari alla quota spettante a ciascun coerede. Qualora il valore della porzione di un coerede sia superiore rispetto alla quota di spettanza, egli dovrà corrispondere agli altri un conguaglio in denaro.
  • l’assegnazione delle porzioni a ciascun coerede, che può avvenire per attribuzione diretta, per scelta o per estrazione a sorte. Nell’attribuzione di beni come quelli mobili non è necessario formalizzare l’accordo in forma scritta, mentre nella divisione di beni immobili tale forma è necessaria in quanto è richiesta la trascrizione dell’atto.

La divisione ereditaria giudiziale

Diverso è il caso in cui le parti coinvolte non giungano a un accordo bonario. In tal caso, il coerede può ricorrere all’autorità giudiziaria con il supporto di un avvocato specializzato in materia di scioglimento della comunione ereditaria. In realtà, lo scioglimento giudiziale della comunione ereditaria può avere luogo anche nel momento in cui non sorga alcuna controversia, ma s’intenda assicurare la correttezza delle operazioni di divisione: in questa circostanza, il giudice svolge la mera funzione di garante. La divisione ereditaria giudiziale può essere richiesta da un solo coerede, ma tutti sono tenuti a partecipare al giudizio. I costi e i tempi della divisione ereditaria giudiziale sono necessariamente più lunghi rispetto a quelli di un accordo amichevole. Le fasi della divisione giudiziale sono:

  • la convocazione in giudizio. Il soggetto che richiede la divisione convoca davanti al Giudice gli altri coeredi tramite un atto di citazione, il quale deve essere notificato almeno 90 giorni prima dell’udienza. Il fac simile dell’atto di scioglimento della comunione ereditaria viene fornito dall’avvocato.
  • la fase istruttoria. Se non sorgono contestazioni sul diritto alla divisione essa è disposta, con ordinanza, dal giudice. In caso contrario, si apre la fase istruttoria del procedimento finalizzata all’individuazione dei beni ereditari, alla determinazione delle quote spettanti a ciascun erede e alla predisposizione di un progetto di divisione con conseguente assegnazione dei beni. Le operazioni di divisione sono dirette dal giudice il quale può delegarne la direzione ad un Notaio.
  • la redazione del progetto di divisione. Il giudice, raccolti gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria, procede a depositare in Cancelleria il progetto di divisione. Le parti prendono visione del progetto e, se non sorgono contestazioni, il Giudice ne sancisce l’esecutività.

La divisione ereditaria testamentaria

Con la divisione ereditaria testamentaria viene data esecuzione alle volontà del soggetto defunto espresse nel testamento. Il testatore stabilisce per iscritto le regole di suddivisione dei beni ereditari, regole alle quali i suoi eredi dovranno attenersi. Non è previsto alcun intervento del giudice proprio perché è direttamente il testatore a stabilire le modalità di divisione del patrimonio. Affinché la divisione ereditaria testamentaria sia valida, deve rispettare:

  • i diritti dei legittimari;
  • le proporzioni tra il valore dei beni assegnati e la quota spettante a ciascun erede;
  • la volontà del testatore.

Qualora si ritenga che questi elementi non siano stati rispettati, ci si potrà opporre ricorrendo al tribunale e richiedere la nullità dell’atto per preterizione, nel caso in cui un erede sia stato escluso, la rescissione per lesione quando il testatore abbia assegnato all’erede una porzione di beni inferiore oltre ¼ della quota spettante o la riduzione per lesione della quota di riserva, nell’ipotesi in cui non sia stata assicurata la quota spettante al legittimario. Ad ogni modo, un avvocato per lo scioglimento della comunione ereditaria saprà elencarvi in maniera dettagliata i vari scenari e le possibilità di azione per tutelare i propri diritti.

Parcella avvocato per divisione ereditaria: il supporto di un legale esperto a Roma

Lo studio legale Dosi & Associati di Roma mette al servizio dei propri clienti la professionalità che distingue un avvocato specializzato in divisione ereditaria, che saprà indicarvi la via migliore per procedere allo scioglimento della comunione ereditaria, sia essa amichevole o giudiziale. Visitate la sezione contatti e non esitate a richiedere un appuntamento presso il nostro studio sito in Roma, via Nomentana 257.

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