Avvocato per divorzio breve
Lo studio legale Dosi & Associati è specializzato in diritto di famiglia e in particolare nelle cause di separazione e divorzio; possiamo fornirvi consulenza e assistenza legale nella delicata fase relativa allo scioglimento del matrimonio. Se siete alla ricerca di un avvocato per formalizzare il divorzio breve, non esitate a contattarci ai nostri recapiti.
La legge sul divorzio breve
Il divorzio breve è stato introdotto in Italia con la nuova legge del 2015, che ha consentito di ridurre i tempi per lo scioglimento del matrimonio in maniera significativa: si è passato, infatti, dai 3 o 5 anni ai soli 6 o 12 mesi.
L’art. 1 della nuova legge modifica l’art. 3 comma 1 della legge n. 898/1970. Nelle separazioni giudiziali si riduce da 3 anni a 12 mesi il tempo minimo che deve trascorrere dalla separazione dei coniugi alla domanda di divorzio, con termine decorrente dalla comparsa dei coniugi di fronte al Presidente del Tribunale. Per quanto riguarda le separazioni consensuali, invece, viene ridotta a 6 mesi la durata del periodo di separazione dei coniugi che legittima la domanda di divorzio, e anche in questo caso il termine decorre dalla comparizione dei coniugi dinanzi al Presidente del Tribunale per la separazione. Inoltre, i 6 mesi decorrono anche dalla data certificata nell’accordo di separazione raggiunto tramite negoziazione assistita da avvocati.
Al momento della riforma si era discussa anche l’ipotesi di introdurre il divorzio diretto, ovvero la possibilità di divorziare senza passare dalla separazione. Il divorzio diretto sarebbe stato possibile per coppie senza figli minori, maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti; tuttavia, in Aula la disposizione non è passata.
Le conseguenze sulla separazione: anticipati gli effetti alla prima udienza presidenziale
L’introduzione del divorzio breve ha rappresentato una svolta per molte persone, dal momento che porta con sé modifiche anche alla separazione consensuale e a quella giudiziale, con riduzione significativa delle tempistiche. La citata riforma del 2015, infatti, modifica anche l’articolo 191 del Codice Civile riguardante la separazione, stabilendo che “la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato”. Pertanto, per ottenere lo scioglimento della comunione legale non serve più aspettare il termine del procedimento civile.
Di conseguenza, la riforma produce delle conseguenze sullo scioglimento della comunione dei beni. In precedenza, questo avveniva soltanto al momento del passaggio in giudicato della sentenza di separazione. Ciò significa che in caso di contenzioso potevano trascorrere anche anni durante i quali i coniugi, sebbene separati, non potevano procedere con la divisione dei beni. Grazie alla riforma, lo scioglimento della comunione dei beni è anticipato al momento della sottoscrizione del verbale di separazione.
Come si svolge il procedimento di divorzio breve
Se il divorzio è a domanda individuale, la procedura si avvia con il deposito del ricorso presso il tribunale da parte di uno dei due coniugi con il supporto di un avvocato incaricato della domanda di divorzio breve, e si sviluppa al cospetto del giudice relatore designato dal presidente del tribunale per la trattazione della causa. Il divorzio a domanda congiunta, invece, prevede che entrambi i coniugi avanzino al tribunale una domanda, al fine di ottenere una sentenza che disciplini i rapporti della coppia che loro stessi hanno convenuto sotto la supervisione di un avvocato divorzista.
Se il divorzio è congiunto, oltre alla procedura ordinaria in tribunale, ci sono altre due modalità per procedere con il divorzio breve:
- la negoziazione assistita;
- la procedura davanti all’ufficiale di stato civile.
La negoziazione assistita semplifica molto l’intera procedura, dal momento che i due coniugi non sono obbligati a presentarsi in tribunale. In questo caso, le condizioni concordate dai due coniugi vengono riportate in un accordo redatto dai rispettivi avvocati, il quale viene trasmesso al P.M. presso il Tribunale del Comune di residenza. Qualora non vi siano clausole contrarie all’interesse di eventuali figli, il P.M. autorizzerà il divorzio in tempi brevi.
La procedura davanti all’ufficiale di stato civile, invece, è la più rapida in assoluto, ma non è accessibile a tutti. Le condizioni per divorziare senza l’assistenza dell’avvocato in Comune sono l’assenza di trasferimenti patrimoniali negli accordi di divorzio e la mancanza di figli minori ed economicamente non autosufficienti. È l’unica strada che si può intraprendere senza l’assistenza di un legale, dal momento che un avvocato per il divorzio breve è sempre necessario in caso di procedura ordinaria o negoziazione assistita.
Quali sono i documenti necessari?
Per procedere con il divorzio breve sono necessari i seguenti documenti:
- la copia dell’atto integrale di matrimonio;
- certificato di residenza e stato di famiglia;
- copia del provvedimento di omologa o dell’accordo di negoziazione assistita;
- dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni dei due coniugi
- gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni.
Avvocato per divorzio breve: l’esperienza dello studio legale Dosi & Associati di Roma
Lo studio legale Dosi & Associati opera a Roma da oltre trent’anni, ma il suo raggio di azione abbraccia tutto il territorio nazionale grazie al servizio di consulenza online. Contattateci per informazioni o richieste di preventivo utilizzando l’apposito form di contatto.
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